LETTERA AL PAPA - Paolo Mosca

Questa lunga lettera di Paolo Mosca a Papa Giovanni Paolo II, non nasce sull'emotività della malattia che colpito il pontefice negli ultimi anni del suo ministero. L'idea di inviargliela "con riconoscenza e amore" è nata durante un Angelus domenicale, quando papa Wojtyla impallidì e dovette interrompere il suo discorso ansimando: "Aiuto, datemi da bere".
Bastò qualche sorso da bicchiere portato da una mano provvidenziale, poi lui sorrise e ricominciò a parlare con voce rauca, tra gli applausi della folla di piazza San Pietro. E' in quel momento che Mosca ha preso d'istinto la penna: "caro Papa..." L'autore sostiene di avere reso omaggio con questa lettera, che viene dal cuore, all'uomo che il mondo intero ha ammirato e ama al di là di ogni convinzione religiosa.
Mosca ripercorre inoltre, nel sua lettera, con emozione i viaggi storici, come quello da Fidel Castro; quelli mistici a Fatima e Lourdes; quelli dei suoi mea culpa ad Aushwitz o al Muro del Pianto di Gerusalemme...

Paolo Mosca (1943 - 2014), giornalista e scrittore, figlio del giornalista ed umorista Giovanni Mosca, fratello del giornalista sportivo Maurizio, è nato a Pallanza, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore.
Subito dopo la laurea in scienze politiche, ha frequentato l’Accademia del Piccolo Teatro di Milano ed iniziò a esibirsi come cantante. Tanto che partecipò poi al Cantagiro 1964 con «La voglia dell’estate», canzone con cui ha vinto il girone B della manifestazione; sempre nel 1964, partecipò al Festival delle Rose 1964 con «Il the».
L’anno successivo, dopo aver cambiato casa discografica ed esser passato alla Dischi Ricordi, partecipò di nuovo al Cantagiro 1965 con «Io ritorno a casa mia».
Negli anni successivi si è dedicato alla scrittura e al giornalismo, diventando prima inviato e poi direttore di periodici nazionali come «La Domenica del Corriere» e pubblicando numerosi libri.
Conduttore e autore televisivo negli anni Ottanta del programma «Il cappello sulle ventitré» in onda sulla Rai, ha anche scritto e diretto varie commedie teatrali, come «Il petto e la coscia» di Indro Montanelli, «Hai mai provato nell’acqua calda» (con Walter Chiari e Ivana Monti), «Il grande bluff» (con Carlo Dapporto e Antonella Steni) e «La luna sotto le scale» (con Piero Mazzarella).
Tra le sue più recenti pubblicazioni si ricordano «Il Ciabattino del Papa e altre storie», San Paolo, (2009); «Vivi tu x me», Sperling & Kupfer, (2007); «Il terzo elemento dell’amore», Sperling & Kupfer, (2006); «Lettera al Papa», Sperling & Kupfer, (2005); «Il nuovo senso della vita», Sperling & Kupfer, (2004); «Un mondo in amore», Sperling & Kupfer, (2003); le raccolte di poesie: «Il mantello di jeans» e «Soffio o uragano?», Guida, (2002); oltre a tre libri d’interviste: e «Parole preziose», Frassinelli, pubblicato nei "libri di Arnoldo Mosca Mondadori" (2001); «Caro Vip» e «Sotto la pelle».
Tra premi vinti, quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Narrativa e «Il cuore del Bancarella».

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